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Vuoi organizzare un matrimonio intimo?

| Maria | ,

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Ti racconto la storia di Marco e Giulia e il loro matrimonio intimo nel luogo del cuore. 

A distanza di quasi un anno dal loro matrimonio vorrei parlarti di Marco e Giulia e del loro sogno. Marco e Giulia si conoscono quasi per caso, in una sera di fine gennaio del 2020 esattamente lì, dove il 26 giugno 2021, nel giorno del loro “per sempre” avrebbero accolto i loro parenti e amici e si sarebbero letti le loro promesse durante il loro matrimonio intimo. Chi avrebbe detto che da lì a qualche mese la loro vita sarebbe cambiata totalmente! Avevano vite diametralmente opposte.

Come succede spesso, è stata la vita stessa a farli incontrare e, credimi, nel loro racconto, non c’è nulla di ordinario. La loro storia nasce in pieno Lockdown tra scelte importanti di vita e di lavoro, circondati dalla meravigliosa e incontaminata natura.

Il 26 giugno 2020, Marco ritorna a casa da Giulia con in mano un mazzolino di fiori raccolti nel prato. Le chiede di chiudere gli occhi per poterle fare una sorpresa.

Giulia, come ha raccontato anche nelle promesse lette durante il loro matrimonio, si aspettava di sentire un animaletto morbido appoggiato nelle sue mani. Invece era il momento della proposta di Marco, fatta con estrema semplicità: “cosa dici se ci sposiamo?”

Sono rimasta colpita per il gesto estremamente semplice, ma profondamente vero.

Come trovare il filo conduttore?

Quel mazzolino regalatole è diventato il simbolo della natura incontaminata, della semplicità, della purezza d’amore e di gesti autentici. E’ diventato il filo conduttore del matrimonio intimo che hanno deciso di organizzare esattamente per il 26 giugno 2021.

Marco e Giulia desideravano un matrimonio molto intimo, una festa con amici e parenti, nel prato di casa, come si faceva un tempo. Quando ho sentito questa loro idea, nonostante fosse un tipo di matrimonio che non avevo mai realizzato prima, sono stata felice di occuparmene. Amo l’essenza delle persone e loro erano l’espressione della parola, che è diventata la parola chiave del loro matrimonio. Qualche giorno fa ho confrontato il loro matrimonio, anche se intimo, a livello di logistica, con quello nostro decisamente più grande. Puoi leggerlo qui se te lo sei persa. 

L’idea del matrimonio intimo come se lo immaginavano era bellissima. Ognuno avrebbe dovuto fare qualcosa, procurare qualcosa, proprio il vero senso della condivisione e dell’aiuto, come in altri tempi. Una dimensione che in montagna, per fortuna, si vive ancora. Avevamo pensato di coinvolgere fornitori di servizi locali, per incentivare e promuove le piccole realtà autoctone. Era la soluzione migliore e più coerente con loro e con il contesto e lo stile di vita.

E’ stato il mazzolino di fiori a segnare il destino?

Giulia e Marco non hanno scelto classici abiti da sposi, anzi. Hanno deciso di rispettare, anche attraverso la scelta dei materiali, la naturalezza del contesto. Giulia ha indossato un abito in lino bianco e Marco un completo in lino bluette. Qualsiasi elemento era stato pensato per mantenere  coerenza, spontaneità e autenticità.

Anche l’allestimento floreale ha seguito lo stesso mood. Abbiamo scelto fiori locali, fiori di campo e ricreato il mazzolino che ricordasse quello preparato esattamente un anno prima da Marco.

Il bouquet di Giulia era proprio un mazzolino di fiori e spighe spontanee. Legato a fascio come quello di Marco con un piccolo pendaglio, inserito a sorpresa da me, contenente una foto molto preziosa.

Si trattava di una foto di Giulia e suo papà, venuto a mancare qualche anno prima, scattata durante le vacanze estive esattamente in quella zona. Coincidenze? Non credo. Il destino sa bene che strada farci prendere per portarci proprio lì, dove è il nostro luogo del cuore.

Giulia desiderava un giubbino in jeans e io le ho proposto di personalizzarlo con il disegno del bouquet sulla schiena. E’ stato realizzato da Jessica, su mia richiesta specifica. Doveva ritrarre esattamente il bouquet che avrebbe portato Giulia. E’ diventato un pezzo unico da utilizzare il giorno del matrimonio e ricordare nel tempo questo questo giorno, una vera opera d’arte.

Cerimonia sul prato? Si può fare !

La cerimonia è stata allestita sul prato, proprio di fronte alla valle con il cuore. Di fronte alla valle sono state disposte le sedie, ovviamente appositamente scelte con stili differenti per dare un senso di casa. In quel preciso luogo sono state scattate, da Matteo, anche le foto del loro servizio di coppia. Le foto sono state usate per i loro annunci, realizzati da Nozze d’arancio (come il resto della stationary), anche quelli non da classico matrimonio. Ritraevano loro seduti o in piedi sulla preziosissima Land Rover rossa di Marco con la quale sono arrivati insieme, anche per la cerimonia.

All’inizio del vialetto, che costeggiava la casa e portava verso la valle, abbiamo posizionato due porte, simbolo dell’ingresso nella nuova vita. Addobbate con fiori di campo messi in grandi contenitori di una volta, fatti di latta, tipici di questa zona. Sulle porte sono stati posizionati i tableau che indicavano due tavoli. Giulia e Marco, con i nomi degli invitati.

La cerimonia è stata intima, molto sentita da parte di tutti, anche di noi fornitori, che abbiamo potuto accompagnare Marco e Giulia in questo viaggio. Il cielo sereno, colorato dai petali essiccati e la carica di emozioni, sorrisi e lacrime di gioia, hanno reso in qualche modo tutto ancora più magico. Anche l’aquila, regina del cielo, ha fatto un volo sopra le nostre teste dando una sorta di benedizione.

I limiti si possono superare?

Come puoi immaginare, essendo un contesto così naturale, c’erano una serie di limiti. Anche se sembravano non importanti a prima vista, in realtà non erano superabili. Logisticamente, chi faceva noleggio delle attrezzature, non era in grado di consegnare in quel contesto. Ci siamo confrontati e Marco, da artigiano e uomo di montagna, ha deciso di costruire i tavoli, utilizzando antiche tavole di cedro. I tavoli sono stati realizzati su misura per rispettare il distanziamento richiesto in quel periodo. Per fortuna era un matrimonio intimo : ) altrimenti sarebbe stato ancora più complesso. 

La mamma di Giulia invece ha realizzato delle tovagliette runner, nei colori naturali, per segnare il distanziamento e lasciare la superficie del tavolo coperta.

Dettagli fatti a mano

Con lo stesso tessuto sono stati confezionati i sacchettini per i confetti. La mise en place era essenziale. Proprio per il periodo che stavamo vivendo, eravamo ancora in piena pandemia, abbiamo optato per la preparazione di sacchettini semplici, di carta avana, con il pane per ogni commensale. Ogni sacchettino è stato personalizzato con il loro timbro, realizzato esattamente con lo stesso font e disegni che erano nelle loro partecipazioni. Anche i confetti e sacchettini con i petali, lanciati a fine cerimonia, erano personalizzati con lo stesso timbro. Proprio come ogni elemento grafico, dai segnaposti alle targhette al gel del buon auspicio 😉

Le sedute di Marco e Giulia erano in legno, decorate con una semplice targhetta che richiamava le foglie disegnate nelle partecipazioni. Anche esse avevano il mazzolino di fiori con i fiori identici a tutti gli altri che decoravano le tavole.

Il tavolo della cerimonia era addobbato con antiche brocche contenenti le composizioni semplici di fiori di campo, esattamente gli stessi del tavolo di ricevimento.

Piano B supera il piano A?

Anche se è stato un matrimonio intimo, tutto questo si è potuto realizzare solo perché abbiamo predisposto un piano B all’altezza del piano A. Come puoi immaginare, essendo in montagna, il rischio di mal tempo era altissimo e non potevamo permetterci di non pensarci. Abbiamo predisposto una copertura che andasse bene sia per la pioggia che per il sole. Abbiamo scelto una soluzione che non facesse perdere la meravigliosa vista di cui gode quel luogo.

Anche il menù di cui si è occupato Zanco gourmet è stato pensato in funzione della logistica. Non era possibile preparare qualsiasi pietanza in quelle condizioni. Se ci pensi trovandoti a 900 metri in un contesto di montagna, non c’è la possibilità di reperire facilmente le cose. Se succede un guaio come quello della cassa con i piatti che scivola dal furgone, puoi solo sperare di salvare i piatti, altrimenti sei spacciato. Il menù è stato studiato per poter utilizzare soprattutto materie prime locali e far gustare, anche agli invitati lontani, le prelibatezze locali.

I ricordi

Cosa mi ricordo di più di questo matrimonio intimo? Certamente da golosa mi ricordo la Rossa di Rebeschini realizzata da pasticceria Likketar di Asiago. Una squisitissima crostata ai frutti di bosco, preparata con le fragole coltivate a qualche centinaio di metri dal luogo del ricevimento, da Azienda Agricola La Rossa di Asiago e ovviamente l’intensità e l’autenticità di quei luoghi e momenti. Riuscire a ricreare un contesto così naturale, così essenziale, potrebbe sembrare semplice, ma ottenere quella sensazione di naturalezza “artificialmente” non è stato semplice. Proprio perché ogni elemento utilizzato doveva sembrare imprescindibilmente appartenente al contesto, bisognava mantenere un forte focus sulla coerenza con il luogo.

Tutto doveva sembrare esserci stato da sempre, non poteva trasparire alcun senso di artificialità. Questo perché è un luogo sacro, dove tutto ebbe inizio, e la loro storia meritava una profonda coerenza, che è essa stessa amore.

Con questo racconto volevo dirti, che più particolare è il luogo in cui desiderate di sposarvi, più complessa può essere l’organizzazione per la parte logistica. Inevitabilmente va considerata anche la necessità di mantenere la coerenza visiva con il contesto e la tipologia di matrimonio.

Scegliere un luogo del cuore per il proprio matrimonio significa cercare un’emozione a tutto tondo. Coronare i bei momenti passati con un sigillo di felicità e appartenenza che sono una porta su un futuro felice. Per questo motivo ti consiglio di scegliere una figura come la mia per supportarvi. Così potrai realizzare insieme ciò che, diversamente, anche se si tratta di un matrimonio intimo, risulterebbe irrealizzabile.

Wedding Planner • Maria Mayer • firma

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